Chi si avvicina per la prima volta a SBA-Raglio può pensare
che si tratti di una Fattoria didattica, ma non è così. Il nostro progetto si
ispira alle City farm europee, in particolare alle Jugendfarm tedesche, veri e
propri spazi educativi in forma di fattoria. Allora voi vi chiederete: che
differenza c’è tra una City farm e una Fattoria didattica? Domanda naturale,
perchè in Italia le City farm sono praticamente ignote.
Facciamoci allora aiutare da un noto mugnaio, testimonial di
una nota azienda che produce arcinote merendine e sfruttiamo l’efficacia del
linguaggio pubblicitario per capire meglio questa differenza. Per il nostro modo di intendere la Fattoria didattica
e la City farm, ecco due esemplificazioni prese in prestito dal mondo degli
spot televisivi.
Questa è una Fattoria didattica.
Questa, invece, è una City farm.
Che differenza notiamo?
La Fattoria didattica.
Nel primo caso abbiamo un’esperienza di apprendimento nel contesto di una
realtà agricola produttiva, organizzata secondo una didattica che affianca alla
trasmissione verbale di conoscenze l’esperienza diretta: qui i bambini possono vedere e toccare con
mano la realtà del lavoro agricolo al fine di acquisire le conoscenze
direttamente dalla viva voce di chi conduce l’azienda.
Dunque, la Fattoria
didattica ha primariamente una funzione istruttiva: qui i bambini
conoscnono l’origine del cibo, la filiera e le lavorazioni che sono necessarie
affinchè i prodotti arrivivino sulla nostra tavola. Spesso oltre alla visita
guidata in azienda sono previsti laboratori che offrono ai bambini la
possibilità di sperimentare in prima persona alcuni aspetti legati alla
produzione agricola (come macinare la farina, impastare il pane, fare il
formaggio). L’apprendimento avviene grazie alla guida di professionisti del
settore agroalimentare di formazione tecnico-scientifica.
La City farm.
Nel
secondo caso abbiamo un’esperienza di gioco autodiretto di bambini: c’è chi conta
e chi corre a cercare un rifugio per giocare a nascondino. Il contesto non è produttivo
e il clima assomiglia più a quello di un cortile di una volta. L’adulto non
conduce nè guida l’attività dei bambini, però è attento a ciò che accade
intorno, osserva e coglie il suggerimento che viene dall’iniziativa dei
bambini.
La City farm, è una fattoria in cui, attraverso le
esperienze agresti, la cura degli animali e la relazione con la natura si
sostiene lo sviluppo armonico degli individui: la City farm ha cioè una funzione educativa ovvero è un luogo in
cui i bisogni evolutivi del bambino (come ad esempio il movimento e il gioco:
con tutte le implicazioni che comporta come cooperare, contrattare le regole,
confrontarsi/scontrarsi con gli altri imparando a esprimersi, eccetera...) trovano
risposte e possibilità di essere esplorati sotto la supervisione di professionisti
di formazione socio-pedagogica.
Questi due contesti messi in scena nelle rispettive
pubblicità che noi prendiamo come esemplificative del modello Fattoria
didattica e del modello City farm, sono ovviamente due casi al limite, sono come
delle caricature. La realtà è indubbiamente più sfumata e sfaccettata: se da un
lato non mancano le implicazioni educative nelle attività proposte nelle Fattorie
didattiche, dall’altro sono presenti percorsi strutturati e finalizzati all’acquisizione
di conoscenze specifiche anche nelle City farm.
Entrambe le esperienze sono ugualmente importanti, pur
rimanendo differenti. Nella Fattoria didattica il bambino aumenta il suo sapere
e allarga i suoi orizzonti sui temi dell’alimentazione, dei lavori agricoli (di
ieri e di oggi), dell’ambiente; nella City farm, invece, il bambino impara il
suo essere, impara cioè a conoscere se stesso in relazione agli altri e
all’ambiente e a compiere “quell’avventura di esplorare la propria natura” che
chiamiamo crescere. O almeno questo è l’obiettivo, enorme e ambiziosissimo, che
ci poniamo quando apriamo i cancelli della nostra piccola fattoria.
Questa slide rappresenta una sintesi schematica del nostro modo di intendere le due realtà a confronto. |
Nessun commento:
Posta un commento