Le Linee guida sugli Interventi Assistiti con gli Animali definite dall’Accordo Stato, Regioni e Province autonome del 25 marzo 2015 hanno
l’obiettivo di fare ordine nel variegato universo che va sotto il nome di “Pet
therapy”.
Un primo elemento di
chiarezza è proprio il superamento del termine “Pet therapy”, sostituito da
Interventi Assistiti dagli Animali (IAA). A seconda degli obiettivi e delle
figure professionali coinvolte gli IAA si suddividono in:
- Terapia Assistite dagli Animali (TAA)
- Educazione Assistita dagli animali (EAA)
- Attività Assistita dagli animali (AA)
Un secondo elemento di chiarezza è la definizione di chi fa cosa. Le
TAA spettano alle figure professionali di area sanitaria, le EAA spettano alle
figure professionali di area socio-pedagogica mentre le AAA (attività a
carattere ludico-ricreativo) possono essere fatte da chiunque purchè abbia una
adeguata formazione. E a proposito di formazione, tutti i soggetti
professionali coinvolti sono tenuti a fare corsi specifici.
Le Linee guida affermano il principio del lavoro di equipe: ogni
attività infatti deve prevedere la collaborazione di diverse figure. Il
veterinario deve essere sempre coinvolto nella scelta dell’animale giusto e nel
monitoraggio del suo stato di salute durante il progetto (sia da un punto di
vista sanitario che comportamentale). D’altronde per far stare bene le persone
sono necessari animali sani, che entrano in relazione volentieri con gli esseri
umani.
Altro principio fondamentale è la
definizione di una metodologia rigorosa basata su strumenti quali
la stesura
di progetti individualizzati, la definizione degli obiettivi, l’individuazione
degli indicatori di efficacia, la verifica periodica dei risultati raggiunti:
il tutto a garanzia della qualità del servizio erogato agli utenti e a tutela degli animali coinvolti.
Le linee
guida descrivono come deve essere un servizio di qualità, capace di garantire un
buon livello di efficacia, condotto da professionisti con una formazione specifica, in contesti
e strutture adeguate.
La nostra formazione secondo le Linee Guida è iniziata a
gennaio 2017 e sta per concludersi dopo poco più di un anno, con la discussione
della tesi finale. Ci siamo formati in modo tale da costituire un primo nucleo
di equipe: Erica è coadiutrice dell’asino, Massimo è responsabile di progetto e
referente di intervento.
Entrambi abbiamo frequentato il corso costituito da tre
livelli (propedeutico, base e avanzato) presso La Città degli asini di Polverara
(PD) per poi fare un periodo di tirocinio presso Il Campetto LPK di Cassano d’Adda.
Intanto abbiamo già iniziato a progettare e attivare
percorsi educativi individuali in fattoria, mettendo in pratica quanto appreso
durante il periodo formativo.
L’obiettivo è continuare a lavorare sodo, dotando lo
SBA-Raglio di una struttura adeguata a soddisfare gli standard di qualità
previsti dalle Linee guida in modo da fare della nostra fattoria un Centro
specializzato in Educazione Assistita dagli Animali.
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